Dall'uscita dall'Egitto è possibile comprendere quale sia il nostro compito nel mondo, per attuare lo scopo della sua creazione.

Un asino e più significati legati ad Avraham, Moshe ed il Re Moshiach

I nostri Saggi dicono: “Moshè è il primo redentore ed egli sarà l’ultimo redentore”. Attraverso la forza di Moshè, Moshiach arriverà.

Ogni Ebreo è importante ed ha un compito. La forza e la sorgente di luce che c'è in noi, ci permette di essere gli emissari scelti da D-O

Come un pozzo è la ‘casa’ dell’acqua viva, da cui essa scorre, anche il Tempio è la casa di D-O, dalla quale scorre la vitalità spirituale.

Oggi, per portare la Redenzione, è richiesto da noi che ogni aspetto del nostro servizio Divino sia volto a portare i ‘giorni di Moshiach'

Qual'è il ruolo del popolo Ebraico rispetto alle nazioni del mondo? Qual'è la sua influenza? Nella parashà di il Rebbe trova le risposte.

Nonostante il Matàn Torà abbia già avuto luogo, noi non abbiamo ancora ricevuto la Torà nella sua interezza, come sarà nella Gheulà

Quando le difficoltà della vita sembrano sommergerci, come le acque del diluvio coprirono la terra, possiamo rifugiarci nell'arca: la Torà

Tutte le scoperte scientifiche e le invenzioni moderne non sono altro che una preparazione all'avvento di Moshiach.

Pur nella sua discesa nel mondo materiale, confrontata da continue sfide e difficoltà, l’anima possiede comunque la capacità di superarle.

Noi viviamo un'epoca particolare, che ci vede protagonisti nel processo della Redenzione.

“E quando il Signore tuo D-O espanderà i vostri confini… aggiungerete per voi ancora tre città”. Ciò accadrà nei Giorni di Moshiach.

Nel mese di Av, D-O considera l'occuparci dello studio delle leggi del Tempio, come quello dell'occuparci della sua stessa costruzione.

Un'occasione di studio delle leggi riguardanti il Tempio

Quando si aspetta veramente Moshiach, si vuole essere pronti! Ci mancherebbe che Moshiach aprisse la porta e ci trovasse ancora in pigiama!

La fede nel profeta, come principio di fede Uno dei temi principali che emergono nella parashà Behaalotechà, è quello della profezia. In due differenti episodi, la Torà ha occasione di definire ciò che qualifica un profeta e l’unicità di Moshè. Ciò serve come insegnamento a noi, in particolare oggi, dato che nei giorni di Moshiach, ogni Ebreo percepirà il Divino in modo profetico e tutti noi saremo allora riempiti della conoscenza di D-O. È vero, inoltre, che addirittura i gi

L’esilio nasconde la verità In questa storia si esprime la forza particolare di Rabbi Shimon bar Yochai. Tutta la sua realtà era la Torà e la Torà è la fonte di tutta l’abbondanza materiale e spirituale che scende nel mondo, come D-O Stesso promette: se il popolo d’Israele osserverà la Torà, esso avrà abbondanza materiale, benedizione, pace e tutto ciò di cui ha bisogno. Nel tempo dell’esilio, non è così riconoscibile per noi il collegamento diretto che esiste fra la Torà e

Vi è più di un motivo per la gioia del giorno di Lag BaOmer e, fra questi, risalta quella della Hilula di Rabbi Shimon Bar Yochai. In questo giorno il grande Giusto, da cui ebbero inizio le rivelazioni dei più profondi segreti della Torà (con il libro dello ‘Zohar’ / Splendore), terminò i giorni della sua vita terrena. In questo giorno, quando tutte le azioni e la Torà del Rashbi (Rabbi Shimon Bar Yochai) raggiungono il loro culmine e la loro completezza, la gioia è così gran

Il Rebbe, nella data del 28 di Nissàn (Coach Nissàn) del 5751, pronunciò un discorso famoso, che turbò l’animo di tutti coloro che l’udirono e provocò una svolta decisiva, per l’imbocco della tappa finale del processo, che porta alla Gheulà. Eccone uno stralcio. “Come è possibile che (dopo tutto quanto è stato detto sul nostro tempo, che è adatto più che mai alla rivelazione)…il nostro Giusto Moshiach non sia ancora arrivato?! …La cosa non è assolutamente comprensibile!! Ed è